Giovedì, 24 Novembre 2022 23:11

150 anni di causa comune

Quest’anno la congregazione delle Suore missionarie comboniane festeggia 150 anni di fondazione.

Ci uniamo a loro con gioia e riconoscenza per il bene che hanno seminato in tutti questi anni, e offriamo una piccola riflessione su come le vediamo noi, laici e laiche che condividiamo con loro passi di vita.

Il peso degli anni
Le Suore comboniane, note anche come Pie Madri della Nigrizia, hanno avuto e hanno tuttora un ruolo importante nella storia ecclesiale: le missionarie sono impegnate non solo a portare il Vangelo ai quattro angoli del mondo, ma soprattutto a “farsi prossime” di popoli impoveriti e martoriati, che spesso sono anche i più dimenticati.

L’Istituto è nato in Italia, dove ha ancora diverse case che adesso accolgono suore che rientrano per un periodo di vacanza o per motivi di salute.
Negli ultimi anni sono molte le suore anziane che necessitano di assistenza, così che a Verona, Buccinigo d’Erba e Bergamo Boccaleone ci sono comunità a loro dedicate, dove consorelle le accudiscono insieme a personale esterno.

In questo anno giubilare abbiamo assistito alla chiusura di due case, non più sostenibili sia economicamente sia per la carenza di suore con l’energia necessaria per gestirle. Come volontari e volontarie ci è stato chiesto di aiutare nel trasloco da Arco di Trento e noi, del gruppo bergamasco dell’Associazione Conlecomboniane, insieme al gruppo di Buccinigo d’Erba e di Brescia abbiamo trascorso qualche giorno ad Arco.

Una bella testimonianza
Stando con le suore, abbiamo toccato con mano il carisma comboniano e apprezzato l’affetto e la tenerezza della suora referente nei confronti delle consorelle più ansiose e a disagio per dover lasciare la loro casa. Bella anche la delicatezza della coordinatrice delle comunità in Italia che, disponibile ad ascoltare le loro richieste e, quando possibile, assecondarle, comunicava a ognuna la “nuova destinazione”.

Noi abbiamo aiutato tre dipendenti a svuotare la casa: sono stipendiati, ma, fidati e affidabili, con spirito di servizio supportano le suore nella gestione delle case più grandi.
Le comunità diminuiscono anche per il calo di vocazioni in Italia, e noi apprezziamo che giovani suore si mettano a servizio delle anziane rinunciando a vivere fuori dall’Italia per un tempo. Anche questo vuol dire “fare causa comune” come intendeva san Daniele Comboni, e noi sentiamo il dovere di supportare e accompagnare le suore in questo “altro modo” di essere missionarie. Anche se anziane e ammalate hanno ancora tanto da dare: la loro esperienza e testimonianza ci fanno conoscere situazioni di sfruttamento, di violenza e di povertà nel mondo, ponendoci interrogativi su ciò che possiamo e dobbiamo fare per tentare di cambiare le cose.

Questa esperienza, oltre ad aver creato relazioni tra noi, laici e laiche di diverse città, e con le suore che abbiamo incontrato, ci ha fatto capire che si è “missionarie” non solo quando si parte. Lo si è sempre, e oggi più che mai c’è bisogno di vedere e di ascoltare persone che si spendono per il Vangelo. Non sappiamo come evolveranno le Suore comboniane e quale ruolo potranno avere in futuro, ma certo è che la Chiesa oggi ha ancora bisogno dello spirito di san Daniele Comboni, perché dopo 150 anni possa dare nuova energia e nuovo fermento allo slancio evangelico.

Last modified on Giovedì, 15 Dicembre 2022 13:28

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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