Dopo una calorosa accoglienza da parte delle suore, alle 10.30 è incominciata la celebrazione di una messa solenne, presieduta da don Carlo Puricelli, direttore della “Casa Simone di Cirene”, e concelebrata da dodici sacerdoti e da una moltitudine di parenti, amici e amiche della comunità. Un gruppo di persone della parrocchia ha animato la celebrazione con il canto e don Carlo ha offerto una toccante omelia: ci ha invitato a rispondere con dedizione all’amore donato da Gesù di Nazaret e testimoniato anche da tante Suore missionarie comboniane in 150 anni di vita dell’istituto. Ha ricordato anche suor Maria De Coppi, uccisa in Mozambico il 6 sett... leggi tutto
Cara sorella, I nostri saluti dalla nostra Casa Madre di Verona, luogo ricco di vissuto e di memorie affettive che ci legano alle nostre radici fondanti. Con grande gratitudine e speranza, insieme ad ogni comunità e provincia di cui siamo rappresentanti, viviamo questo momento unico della nostra storia. Questo giorno, Dies Natalis del nostro fondatore San Daniele Comboni, assume un significato speciale in questo Anno Giubilare della nostra fondazione e per la celebrazione del XXI Capitolo Generale che ha come tema: “Trasformate dal nostro carisma, discepole missionarie in cammino verso le periferie esistenziali”. Radicate nell’esempio di San Daniele Comboni, guida... leggi tutto
Sono originaria di Milano e ho conosciuto le Pie Madri della Nigrizia attraverso eventi e pubblicazioni missionarie della Diocesi: presentavano i vari “carismi”, cioè quei particolari “doni dello Spirito” con cui ogni congregazione religiosa vive la sua specificità evangelica. Mi ha colpito subito quello missionario di Daniele Comboni.Questo è stato il punto di partenza che, attraverso varie circostanze, mi ha avvicinato alle Suore missionarie comboniane, donne che non conoscevo e mai avevo incontrato. Sono stata attratta dal “carisma” di Comboni, e il resto è stato un salto nel buio. CON LO SGUARDO DI COMBONITante sono state l... leggi tutto
Daniele Comboni, investito nel maggio 1872 della responsabilità della missione in Africa centrale, muore il 10 ottobre 1881, troppo presto per realizzare appieno le sue intuizioni di uno stile missionario incentrato su relazioni di rispetto e apprezzamento, non solo per i popoli “pagani” ma anche all’interno delle comunità missionarie. Grande estimatore della donna, che intuiva indispensabile per accedere alla vita domestica delle culture africane a lui note, Comboni aveva investito molto nella preparazione delle suore perché vivessero la missione “alla pari” dei preti. La sua prematura scomparsa causa sfide particolarmente impegnative per ... leggi tutto
Dal 1881 al 1898 il Sudan egiziano viene travolto da un’insurrezione religiosa islamista nota come Mahdia, perché Muhammad Ahmad, sua guida spirituale e politica, si definisce il Mahdi, ovvero il “ben guidato da Dio”. Il suo intento dichiarato era restaurare la purezza dell’islam che il prolungato contatto con gli europei aveva corrotto. Come “nuovo Maometto” dà a quattro dei suoi primi proseliti il nome dei quattro califfi del fondatore dell’islam, ma le ragioni socio-politiche dell’insurrezione sono altre: intercettare il diffuso malcontento verso il malgoverno egiziano e ripristinare lo schiavismo, importante risorsa economica ... leggi tutto
150 anni di vita chiedono di essere ascoltati perché hanno molto da offrire, soprattutto se attraversati da donne che hanno vissuto in società maschiliste dentro una Chiesa spiccatamente clericale. Il 2022, per noi Suore Missionarie Comboniane, ufficialmente Pie Madri della Nigrizia, segna il 150° dei primi passi.Sono inizi talmente discreti da non avere neppure una data ufficiale, ma ci piace associarli a quella risposta che giovani donne hanno dato all’appello appassionato di un missionario che, per esperienza diretta, aveva compreso il loro valore. Era Daniele Comboni, prete dell’Istituto Mazza di Verona, sopravvissuto a una spedizione missionaria in Sudan, a... leggi tutto
Nato a Limone sul Garda il 15 marzo 1831, dal 1843 è a Verona, presso l’istituto dove don Nicola Mazza permette a giovani promettenti di famiglie poco abbienti di coltivare lo studio. Lì matura la sua vocazione sacerdotale e missionaria. Ordinato prete nel 1854, nel 1858 partecipa alla prima spedizione missionaria dell’Istituto Mazza e raggiunge Santa Croce, nel Sudan meridionale. Nel 1859, reduce da quell’esperienza, rivelatasi disastrosa, comprende che la presenza femminile è indispensabile per offrire a quei “popoli selvaggi” la dignità del Vangelo. Su incarico di don Mazza, in Egitto Comboni continua a riscattare bambini e bambine... leggi tutto
Non si sa se madre Carla Troenzi, quando nel 1939 comprò la piccola casa sul Monte Sion, avesse presente l’esortazione di Daniele Comboni a essere «donne del Vangelo». Quello che è certo è che lei, a rogito avvenuto, si esprimeva così: «A Gerusalemme ho pure visitato la casa acquistata e tanto io che l’assistente, mia compagna di viaggio, siamo rimaste soddisfatte […] vi è la delegazione apostolica, la chiesa della Dormizione e il Cenacolo con Cenacolino vicini. L’ambiente è pure tranquillo e concilia il raccoglimento, atto quindi per i ritiri annuali e pel riposo. Il contratto è chiuso».La picc... leggi tutto
Il sogno di Daniele Comboni, “Salvare l’Africa con l’Africa”, si vive anche nel continente americano: da Esmeraldas a Carpuela, nel cuore della Valle del Chota, la popolazione deportata dall’Africa ha vissuto secoli di schiavitù e le missionarie comboniane hanno avuto la fortuna di condividerne un tratto di storia.Dal 1959, sulla costa ecuadoriana sono spuntate varie comunità di comboniane: dopo Esmeraldas, San Lorenzo e Limones nel 1963, Las Palmas nel 1965 e Muisne nel 1966. Santa María de los Cayapas nasce nel 1975 lungo il fiume omonimo; Rocafuerte nel 1976, e nel 1979 El Carmen, nella provincia di Manabí. Dalla Costa alla Sierra... leggi tutto

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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