Domenica, 11 Luglio 2021 09:19

Donne, la diretta correlazione con lo sviluppo

La giornata mondiale della popolazione ricorre ogni anno l’11 luglio, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla situazione della popolazione mondiale. La ricorrenza venne inaugurata dal consiglio direttivo del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite nel 1989.

Per l’edizione 2021 della Giornata Mondiale della Popolazione, l’ONU ha messo l’accento sulle disuguaglianze di genere, anche se tutto il futuro della Terra si basa sulla veloce crescita della popolazione. Sono stati necessari centinaia di migliaia di anni perché la popolazione mondiale arrivasse al miliardo di abitanti. Poi, in appena 200 anni, si è moltiplicata per sette.

Nel 2011, infatti, ha raggiunto quota 7 miliardi. E oggi, secondo i dati più aggiornati, sfiora già i 7,9 miliardi. Quasi un miliardo di abitanti in più nell'arco di un decennio. La popolazione globale dovrebbe arrivare a circa 8,5 miliardi nel 2030, a 9,7 miliardi nel 2050 e a 10,9 miliardi nel 2100.

Nel frattempo però:
- il pianeta invecchia, benessere e progressi medici hanno aumentato l'aspettativa di vita, ma la diminuzione del tasso di fertilità ha provocato la diminuzione della natalità e un invecchiamento graduale della popolazione: oggi tre abitanti del pianeta su quattro hanno più di 14 anni.

- Ciò ha un impatto sull'equilibrio finanziario e sui servizi sanitari, per quanto si vivano sempre più anni in salute, la necessità di assistenza e la spesa sanitaria crescono di pari passo.

- Aumentano le migrazioni verso le aree urbane, l’ONU prevede che entro 2050 due terzi della popolazione mondiale vivranno nelle città. A causa dei cambiamenti climatici ci sarà un aumento dei flussi migratori che stanno già portando alla luce temi fondamentali come il diritto alla casa e quello dei servizi necessari per assicurare una vita agevole in un nuovo contesto.

- Aumenta il problema delle disuguaglianze di genere: un problema culturale, ma anche economico. Oltre a rendere il mondo del lavoro più sostenibile, una maggiore partecipazione femminile permetterebbe a sempre più donne di raggiungere l'indipendenza finanziaria, favorendo così la capacità di decidere della propria vita e del proprio corpo senza condizionamenti.

- Strettente correlato al concetto di popolo, di crescita demografica, di sviluppo, c’è la figura della donna, che deve, prima di tutto essere messa - in tutto il mondo - nella posizione educativa, economica, politica e finanziaria di esercitare la scelta sul proprio corpo.

I riferimenti sono tanti: come il fatto che oggi ci sono circa 200 milioni di donne che hanno subito qualche tipo di mutilazione genitale.

Nel 2008, l’Unfpa e l'Unicef hanno istituito il più grande programma globale per accelerare l'abbandono delle mutilazioni genitali femminili e per fornire assistenza alle loro conseguenze. Questo programma lavora a livello comunitario, nazionale, regionale e globale per aumentare la consapevolezza dei danni causati questa pratica e per mettere le donne e le ragazze nella posizione di poterla rifiutare.

Ora nella sua terza fase di attuazione, il programma congiunto ha aiutato più di 3,2 milioni di ragazze e donne a ricevere servizi di prevenzione, protezione e cura e 17 governi a creare meccanismi nazionali di risposta alle Mgf A seguito di intense iniziative di sviluppo delle capacità, ci sono stati più di 900 casi di applicazione della legge fino ad oggi.

Con il sostegno dell'Unfpa e di altre agenzie delle Nazioni Unite, molti paesi hanno approvato leggi che vietano le Mgf - tra cui, nel 2015, la Nigeria e il Gambia - e hanno sviluppato politiche nazionali per ottenere il loro abbandono. Siamo sulla strada giusta.

 

Last modified on Domenica, 11 Luglio 2021 09:28

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