Sono arrivata in Kenya nel 1965. Sono partita dopo la metà di ottobre con una consorella destinata come me in Kenya e altre due di ritorno in Uganda. Per più di una settimana abbiamo viaggiato in nave da Venezia fino a Mombasa, poi tutta la notte in treno fino a Nairobi. Alla stazione c’era suor Ermella Cariolato ad accogliere me e suor Prassede Zamperini e a rifocillare le altre due con caffè e un po’ di cibo: fino a Kampala il viaggio sarebbe stato ancora lungo. A Nairobi ci appoggiamo alla casa dei missionari della Consolata, congregazione del vescovo Cavallera che aveva sollecitato il nostro arrivo nella diocesi di Nyeri; nel frattempo gli era subentrato ... leggi tutto
VOCAZIONE CHE FIORISCEHo frequentato il GIM (Giovani impegno missionario), dove la “musica” che aveva iniziato ad attirarmi in quella veglia pasquale si è fatta così forte che il desiderio di mettermi a danzare non ha più potuto essere ignorato. Il «Filippo, va’!» di Atti 8, invito a raggiungere il carro dell’eunuco etiope, è diventato un «Daniela, va’!» e ho così iniziato la mia avventura con le Suore comboniane. Ho professato nel settembre del 2003 e due mesi dopo, in piena notte, contemplavo dal finestrino dell’aereo una vista mozzafiato: Dubai, un diamante di luci e la mia prima missione. L&ig... leggi tutto
Sono nata a Valeggio sul Mincio (Verona). Dal 1971 sono missionaria comboniana e a fine agosto 1977 sono arrivata in Congo, allora chiamato Zaire.Dopo un breve periodo di studio della lingua locale, il lingala, ho raggiunto la mia prima missione: Dakwa, nella diocesi di Bondo. Come infermiera mi è stata affidata la cura dei lebbrosi: li andavamo a trovare nei loro villaggi, entrando nelle loro abitazioni. È stata un’esperienza stupenda, che mi ha rivelato l’accoglienza, la generosità e la voglia di vita della gente. Il mio servizio a Dakwa è durato 5 anni; dopo altri 5 fra Niangara e Mungbere, ho avuto la grazia di accompagnare e curare per 22 anni pe... leggi tutto
Da diversi giorni l’atmosfera è tesa: militari fuggiaschi arrivano a Isiro da Butembo e dove passano saccheggiano. Fino a questa mattina le autorità locali hanno cercato di sfamarli e disarmarli, ma il loro numero ha già superato le migliaia. È Natale. Le messe del mattino, un po’ meno affollate del solito, erano ben animate; dopo un pranzo sobrio ci siamo concesse un momento di riposo, ma verso le 15 un vociare insolito che martella impetuoso alla porta mi fa sobbalzare: «I militari sono già dai comboniani e hanno preso veicoli e carburante». Un attimo di panico, poi subito all’opera: nascondiamo le ricetrasmittenti, mettiamo... leggi tutto
Il primo ritorno...Il 22 luglio 1969 le comboniane raggiungono Nduye, quella che era stata la missione degli inizi, e riprendono le usuali attività: scuola per ragazze con relativi dormitori, centro per le donne, catecumenato, dispensario e presenza tra i Pigmei. La scia di morte e distruzione del 1964 aveva lasciato il vuoto: la presenza missionaria belga non c’era più e le comboniane erano richieste anche nella diocesi di Isiro/Niangara. Qui aprono le comunità di Niangara e Ndedu nel 1971 e di Viadana e Isiro nel 1973. Nel 1972 raggiungono Kisangani, sede della diocesi omonima, e nello stesso anno sono anche a Mungbere, nella diocesi di Wamba.Insieme ai combonian... leggi tutto
Tutto cominciò da questa frase e dal contatto con Arturo Paoli, che sintetizzava la sua teologia in quel «semplicemente vivere». La mia consorella Margit Forster ne era affascinata e fece di quella frase il suo motto fino alla fine della sua vita terrena. L’accento era sul “vivere”. Sì, vivere e non pensare la vita, ma lasciarsi sconvolgere da essa, buttare all’aria i piani, le certezze, le conoscenze. Ascoltare la vita dentro e fuori di noi, dove ci chiama, dove ci chiede di partire o di fermarci. Nel 2006 approdai con Margit a Berlino per gli esercizi di strada: quale “strada” migliore poteva Dio scegliere per noi? Per entrambe... leggi tutto
Nel 1949 viene istituito nel Congo orientale il vicariato cattolico di Wamba. Il dehoniano belga Joseph Wittebols, vicario apostolico, chiede a madre Carla Troenzi, allora superiora generale, di avere alcune suore per la missione di Nduye, nella foresta dell’Ituri, avviata da un dehoniano di Padova, Bernardo Longo. La richiesta è del 14 aprile 1950, la risposta del 25 maggio. Le suore destinate alla nuova missione sono: Clementina Previtali, Elisea Pezzi, Silvana Clerici, Sistina Salvatore e Pia Nazzarena Zorzan. La prima meta, però, è il Belgio, per un anno di corso coloniale obbligatorio. Il 14 novembre 1951 salpano da Venezia, transitano per il Sudan, e il 2 gen... leggi tutto
La Terra degli “spiriti” era quella popolata dai pigmei, popolo cacciatore e raccoglitore già allora famoso per le sue danze. Poco più a sud, nei secoli fioriscono e tramontano una molteplicità di regni: Kongo, Lunda, Luba, Kuba... Nel 1482, vicino a Matadi, sull’estuario di un grande fiume, approdano i primi esploratori portoghesi: vi lasciano quattro missionari e accolgono a bordo quattro nobili bakongo. Questi tornano dopo pochi anni, pieni di meraviglia per ciò che hanno visto in Portogallo. Così il re bakongo si fa battezzare con il nome di Affonso I e invia suo figlio Henrique in Portogallo, dove diventa prete. È il primo vesc... leggi tutto
Noi, gruppo di 12 ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia, dal 20 al 29 agosto 2020 abbiamo trascorso una settimana ospitati dalla Caritas diocesana di Bisceglie, un allegro Comune pugliese che ci ha accolti con tutto il calore e la tradizione del posto. Dal trambusto all’incontroIn un mondo fatto di parole, di social, di immagini e propaganda urlata, forse abbiamo bisogno di vederci da vicino e di sporcarci le mani. Abbiamo bisogno di essere concreti. Lo desideriamo con tutto il nostro cuore, ma se c’è una cosa veramente ardua, è fare il primo passo, perché “fare” il primo passo racchiude un messaggio, una scelta, un desiderio di cammino. ... leggi tutto
Nel 1866, Daniele Comboni non nascondeva la difficoltà dei popoli del Sudan a recepire il Vangelo. Pareva un’impresa impossibile, ma lui scriveva: «È spuntato il tempo della grazia, che la Provvidenza ha designato per chiamare tutti questi popoli...». Però quello che abbiamo visto noi a Calais nel 2015 aveva altrettanto bisogno della grazia invocata da Comboni, affinché il Vangelo potesse dare un’anima a questa società globalizzata e soprattutto alla città di Londra.Papa Francesco lo afferma nella Evangelii gaudium (EG, 53): «Così come il comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurar... leggi tutto
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CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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